La sostenibilità personale per l'imprenditore. Cos'è, perché è importante, come cercarla.
Sostenibilità sociale, ambientale, economica. Tre pilastri, spesso puramente retorici, per una visione di lungo periodo. Ma ci chiediamo mai cosa leghi il tutto nella nostra vita quotidiana?
Sostenibilità: i tre pilastri
Sono molto lontani i tempi in cui sostenibilità era una parola di frontiera e la nuova idea ispiratrice di progetti, servizi, destinazioni.
Abbiamo fatto grandi passi in avanti, in termini di consapevolezza, di strumenti di analisi e di conoscenza, di pratiche. Ma la sostenibilità – nel turismo e in generale – è ancora molto lontana.
Non esiste – in realtà – un prodotto, un servizio o una destinazione veramente sostenibile. Considerando l’intero ciclo di materiali, energia ed emissioni ogni nostra azione ha ancora un impronta significativa, che possiamo limitare e magari compensare. L’importante è tendere sempre con forza e costanza ad un saldo positivo.
Usualmente si considerano tre pilastri della sostenibilità:
- ambientale
- sociale
- economica.
C’è evidentemente una prospettiva personale da considerare.
Essere operatori del settore deve ispirarsi a questi principi, e renderci felici e autonomi nel processo.
Essere viaggiatori responsabili significa preferire acquisti e comportamenti ispirati alla sostenibilità, ed essere felici e accresciuti nel processo.
Per approfondire questo spunto sulla prospettiva personale della sostenibilità (che non è certo essere human centered né egoriferiti) vedo alcune domande utili:
>>> Perché scegliamo comportamenti sostenibili?
>>> Cosa significa essere imprenditori?

Cosa ci spinge a comportamenti sostenibili?
- interesse, cura e rispetto per le risorse
- interesse cura e rispetto per persone e comunità
- sensibilità intergenerazionale (che è un di cui, ma l’idea di futuro consapevole è fondamentale nell’approccio di Starting4).
- posizionamento distintivo
- proposta di valore
- efficacia ed efficienza dei processi
- comunicazione
- relazione.
Cosa significa essere imprenditori?
Essere imprenditore significa rischiare, avere una visione e scommettere passione, tempo, competenze e risorse. In un contesto complesso e con informazioni limitate.
L’imprenditore è mosso da un mix potente di bisogni\desideri: autonomia, realizzazione, libertà.
Ha un ruolo di grande responsabilità (per sé, i collaboratori, il pianeta, i clienti-ospiti) e deve guidare l’impresa sempre più verso i criteri di sostenibilità (in modo più o meno sincero e più o meno evoluto in chiave di marketing).
Ma anche lui (come tutti noi) ha diversi “conti correnti” da tenere sotto controllo, riferibili ad esempio a questi ambiti:
- economia (non serve spiegarlo)
- tempo (per coltivare le passioni)
- emozione (dalle relazioni, attività e passioni)
- impatto (cosa resta di quello che facciamo negli altri, nell’ambiente, nell’economia generale? …è più una lettura trasversale che un conto a sé).
Avere una vita imprenditoriale equilibrata è molto difficile, soprattutto allargando le dimensioni del proprio agire nel senso e nel tempo.
Le tre sostenibilità devono ispirare tutti i comportamenti aziendali, possiamo però aggiungere appunto una dimensione personale da presidiare e valorizzare.
Il benessere dell’imprenditore è strettamente legato a quello dell’impresa.
L’impresa deve fare economia positiva e socialmente rilevante: per la comunità e il territorio e per l’imprenditore stesso.
Il benessere del territorio è strettamente legato a quello delle imprese.
Nel turismo l’imprenditore è spesso stritolato da dinamiche che non controlla e questo genera inefficienze, frustrazione, diseconomie. Per approfondire:
I 5 errori da evitare per gli imprenditori del turismo!
Quanto conta la solidità finanziaria della nostra impresa!
La business continuity: come gestire il presente e ripensare il futuro.
Andiamo ora alle conclusioni di questa breve riflessione.

La sostenibilità personale: saldare il tutto
L’idea di sostenibilità personale è dare una lettura complessiva nel nostro quotidiano considerando:
– gli IMPATTI di ciò che facciamo (in senso ambientale economico e sociale)
– il VALORE di ciò che facciamo.
Essere sostenibili deve produrre il (famoso) valore condiviso ma che deve dare felicità e benessere anche a noi, e pure nel breve!
Quando l’imprenditore pone alla base del suo agire (la sua funzione di valori) la sostenibilità crea valore condiviso e quando come persona è legato profondamente a questi valori ne trae un beneficio diretto, importante quanto quello economico ed ambientale.
Quando si riescono ad incorporare pratiche sostenibili nei processi si ha un vantaggio economico e di marketing. E questo accelera poi la capacità di creare economia sufficiente per la libertà e l’autonomia necessari, quindi -alla fin fine- valore personale.
Usare un approccio che considera anche la nostra sostenibilità personale ci aiuta ad unire il tutto. Per riempire al meglio i “conti correnti” visti sopra.
Il discorso fatto per l’operatore vale, con le opportune valutazioni, anche per il viaggiatore turista. Lo riprenderemo.
Il settore travel opera sulle comunità e sui territori, ambiti dove questi temi sono tutti presenti e interconnessi.
Gli operatori hanno una responsabilità altissima nel creare valore per sé e per la comunità, considerando ambiente, cittadini e viaggiatori.
Ma devono considerare anche obiettivi e desideri come imprenditori e come persone. Sviluppare una dimensione personale della sostenibilità lega il proprio benessere a quello collettivo. Che ne è alimentato e ne è propulsore.
La dimensione personale è necessaria per un cambiamento globale.
Marco L. Girolami
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